La rinoplastica è l’intervento che permette di migliorare la forma del naso.
La rinoplastica si esegue più per motivi estetici che funzionali, cioè per correggere elementi che rendono difficile la respirazione, come per esempio le deviazioni del setto nasale che sono corrette mediante la setto-plastica. In genere, però, i due interventi sono associati: rino-settoplastica. Modificando l’estetica del naso si migliorano anche le sue caratteristiche funzionali.
Fino ad alcuni decenni fa si programmava la rinoplastica prevedendo un intervento deciso sui lineamenti di una persona, per modificare gli inestetismi in maniera marcata. Oggigiorno, invece, questa linea di condotta è stata abbandonata. Si cerca, piuttosto, di correggere alcune anomalie, di eliminare i difetti e rendere il naso più armonioso e più gradevole, ma senza stravolgere i lineamenti. Si tratta, quindi, di eseguire un intervento correttivo, non di “rifare un naso” di sana pianta.
Si può intervenire, tuttavia, in modo più marcato nelle persone più giovani, mentre nelle persone adulte, che hanno già una vita di lavoro e di relazione, modificare i lineamenti sarebbe impensabile. Così il chirurgo tende sempre a correggere il difetto, a eliminare la piccola gobbetta, rimodellare la punta globosa un po’ massiccia, stringere un naso che è troppo largo: sono questi gli interventi più diffusi sulle persone adulte che vogliono rendere più armonioso il proprio viso, ma non “cambiare faccia”.
Domanda – Alcune persone non vogliono sottoporsi all’intervento perché hanno paura di avere un “naso fatto in serie”, cioè uguale a quello di un altro. Questo timore è valido ancora oggi?
Negli anni passati è vero si effettuavano gli interventi di rinoplastica sempre allo stesso modo, senza tener conto della personalità del soggetto. Era facile individuare le persone che si erano sottoposte alla rinoplastica! Oggi l’intervento deve essere effettuato tenendo in considerazione la fisionomia globale del volto del paziente. La programmazione dell’intervento deve essere molto accurata, perché deve tenere conto di differenti elementi: i desideri e le attese del paziente, le reali possibilità operatorie basate sulla struttura nasale individuale, i canoni ideali di bellezza e di proporzione da rispettare per ogni singolo viso.
L’intervento
L’intervento si esegue in anestesia generale e non provoca traumi psicologici. Nell’intervento “classico” di rinoplastica si interviene per via “endo-nasale”: operando all’interno del naso, si rimodellano la struttura cartilaginea sia della punta, sia del dorso del naso e la struttura ossea della radice del naso. Nello stesso tempo si interviene anche sulla struttura del setto, se è necessario.
Nella rinoplastica le incisioni sono eseguite all’interno delle narici, per cui non resteranno segni visibili; le modificazioni riguardano la struttura ossea e cartilaginea del naso, mentre la pelle dovrà adattarsi alla nuova conformazione sfruttando la sua naturale elasticità.
Architettura del naso.
1. Osso nasale,
2. Cartilagine triangolare,
3. Cartilagine alare.
In corso di rinoplastica estetica si interviene nei punti 1 e 2 per eliminare la gobba (il “gibbo nasale”) e sul punto 3 per assottigliare la punta.
Illustrazione da: “Rinoplastica estetico-correttiva e mentoplastica additiva” di Campisi – Polselli – Saban – Giachero O.E.M.F. Editore- Milano, 1996
Il periodo di convalescenza post-operatoria è completamente indolore (grazie anche agli attuali anti-dolorifici).
La rinoplastica estetico-correttiva valorizza un viso addolcendone i tratti ed eliminando gli aspetti caricaturali
Oggi le richieste di interventi di rinoplastica da parte di coloro che desiderano rifarsi il naso sono le più varie, sempre più precise e spesso di minima portata e richiedono pertanto una risposta specialistica altamente raffinata.
Quali categorie di persone e di quale ceto sociale sono più propense a “cambiare naso”?
Un tempo la chirurgia estetica era riservata alle persone danarose, a quelle del mondo dello spettacolo; insomma, era una risorsa di élite. Oggi anche l’impiegata, la commessa di un grande magazzino, l’operaio vi fanno ricorso; anche perché l’intervento comporta solo un giorno di ricovero. La mattina dopo si torna a casa.
La decisione di sottoporsi ad una rinoplastica (così come per qualsiasi intervento di chirurgia plastica-estetica) deve essere una decisione personale. E’ sbagliato sottoporvisi solo dietro le pressioni di qualcun altro. La decisione si deve maturare parlandone anche con il chirurgo.
Indiscutibilmente la rinoplastica è l’intervento più richiesto in assoluto perché il naso è la parte centrale del viso, che a sua volta è il biglietto da visita che ognuno offre di sé quando incontra un’altra persona nel mondo sociale, degli affetti, lavorativo. È inevitabile che il naso, stando nel bel mezzo del viso, sia l’elemento che tende più a disturbare o rendere poco gradevole una fisionomia.
Un’altra caratteristica della rinoplastica, che la rende per ora unica nel panorama della chirurgia estetica, deriva dall’essere richiesta tanto dagli uomini quanto dalle donne, mentre altri tipi di chirurgia sono scelti soprattutto da donne, oppure interessano per motivi fisiologici o anatomici di più il sesso femminile.
La modifica estetica del naso attraverso la rinoplastica estetica si è di pari passo perfezionata, i criteri estetici sono stati messi a fuoco con più esattezza ed anche gli strumenti chirurgici si sono fatti più delicati.
Il trauma arrecato nell’intervento di rinoplastica è oggi lieve e l’operazione normalmente e quasi indolore e nella convalescenza i fastidi sono divenuti di lieve entità: generalmente dopo due settimane non resta più alcun segno dell’avvenuto intervento.
Ovviamente … “rifare” il naso richiede non solo un’opera di alto artigianato, ma una vera e propria opera d’arte.
“Il naso è l’animale più curioso che ci sia perché ha:
il dorso in avanti, la radice in alto, le ali in basso
e, nonostante tutto, amiamo infilarlo laddove non dovremmo”.
Johann Friedric Dieffenbach (1792-1847)
Chirurgo berlinese
La rimozione delle medicazioni
Dopo un periodo di circa 14 giorni dall’intervento sarà giunto il momento di rimuovere la medicazione dal dorso del naso. Cercate di non essere apprensivi nell’attesa di questo momento, e ricordate che l’aspetto del vostro naso non sarà esattamente quello definitivo (almeno il 20% del gonfiore dovrà ancora essere riassorbito). Non spaventatevi se la punta dovesse sembrare troppo su, perché questa tenderà ad abbassarsi naturalmente nei mesi successivi.
Potrete anche notare una scarsa sensibilità della pelle ed il naso vi sembrerà piuttosto duro. Non abbiate paura a toccarlo, e fatevi spiegare dal vostro medico i movimenti necessari per massaggiare la pelle nei mesi successivi.
Se qualcosa non vi convince, non abbiate timore a discuterne apertamente con il chirurgo, piuttosto che tenere dentro di voi pensieri angosciosi: soprattutto in questi momenti una comunicazione chiara ed aperta può risolvere molti problemi. Guardatevi allo specchio: anche se il risultato non è proprio definitivo, il vostro percorso è finito, e dovrete solo osservare i continui miglioramenti nei giorni che verranno. Uscite, evitate i colpi, non state troppo al sole e, soprattutto, godetevi il vostro nuovo naso!
Non solo rinoplastica: la profilo-plastica mediante Mentoplastica additiva
In alcuni casi per ottenere un miglioramento estetico del viso più completo è bene associare alla rinoplastica anche una modifica del mento, soprattutto se poco sviluppato, inserendo una protesi mentoniera in silicone solido.
Rinoplastica estetica e mentoplastica additiva: prima (sin) e dopo (dx)
Se Lei sta pensando di sottoporsi alla rinoplastica estetico correttiva, quanto letto è il primo passo; un consulto personale con il chirurgo dottor Campisi è il miglior modo per ottenere le informazioni addizionali di cui Lei ha bisogno.